Se culturalmente Barcellona attira migliaia di turisti ogni anno, non dipende esclusivamente dai suoi monumenti e musei o dalle sue architetture moderniste, ma anche dal calendario ricco di feste, che da gennaio a dicembre, riempiono le strade e le piazze della città catalana più famosa al mondo e delle tradizioni più impressionanti. Turisti e persone del luogo non resteranno mai con le mani in mano: la vita culturale della città scorre incessantemente durante tutto l'anno, regalando giornate colme di attività alle quali prendere parte. La città offre tanto celebrazioni religiose come pagane. E forse sono appunto le feste che rappresentano lo spirito più puro dei catalani, intriso di quel rispetto ineguagliabile verso le proprie tradizioni. La città mediterranea offre un gran numero di tradizioni, rigorosamente presenti nella cultura catalana, che proveremo ad illustrarvi.

La Sardana : Se vi recate in Catalogna durante una delle numerose feste di paese, è molto probabile che vediate cerchi di persone che ballano una danza di gruppo alquanto particolare. Si tratta della "Sardana", il ballo tipico della regione. Le sue origini, ancora molto incerte, lo differenziano da tutti gli altri balli del paese iberico. La presenza dei commercianti greci a Barcellona in epoca antica ha fatto sì che le origini del ballo presumibilmente risalgano alla popolazione ellenica. La seconda ipotesi è che la Sardana sia in qualche modo connessa con l'invasione catalana della Sardegna, dalla quale prende quasi sicuramente il nome. Il Rinascimento catalano del XIX secolo (Renaixença) fu il periodo nel quale la Sardana si sviluppò in modo definitivo e divenne uno dei simboli catalani per eccellenza. La precisione dei movimenti è alla base della danza. Un cerchio di persone si tiene per mano e muove braccia e piedi in base alle istruzioni della "guida". Sconsigliamo ai turisti di sperimentare il ballo per motivi di pratica e tempismo... Anche in questo caso è l'alto valore simbolico a farla da padrone: tutti infatti possono prendere parte alla Sardana, senza distinzioni di ceto ne di età, l'importante è il messaggio finale: tutti siamo uguali e catalani.
I Castellers : Restando nel tema delle numerose feste di paese che, soprattutto nel periodo estivo, contribuiscono ad allietare turisti e non durante le vacanze a Barcellona, è molto probabile che vediate una torre di persone alquanto impressionante sovrastata da un bambino al suo apice.Si tratta dei Castellers, una tradizione bicentenaria originaria della zona di Tarragona che consta nel formare delle torri umane che possono arrivare a raggiungere anche i 9 piani.La celebre tradizione catalana ha portato l'UNESCO nel novembre 2010 a dichiarare i Castellers patrimonio mondiale dell'umanità. La costruzione della torre umana è accompagnata da una musica tradizionale suonata tramite dei flauti particolari chiamati "Gralles". Il bambino con casco che conclude la torre arrivando fino alla vetta ed alzando la mano, viene chiamato "Enxaneta". È forse la tradizione più sentita del popolo catalano. Ogni paese infatti ha la sua "colla" (squadra) di Castellers, composta in prevalenza da amici e familiari che si allenano durante tutto l'anno per esibirsi nelle varie feste regionali.
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