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venerdì 12 novembre 2010 alle 12:53

SAN PIETROBURGO - CITTA' DEGLI ZAR

 

 

San Pietroburgo mi piace subito. L'atmosfera ti rapisce e ti riporta ai racconti di Dostoevskij, della grande Madre Russia e capisci all'istante che la città è cultura    IniziAMO IL GIRO DALLA CHIESA DI S. Nicola, bellissima, splendente, armoniosa,                                               la chiesa ci accoglie mentre si celebra la funzione. Tante icone alle pareti, tutte belle e significative.

Dall’azzurro di S. Nicola passiamo al verde del teatro Mariinskij, il massimo teatro della città CHE Ha tenuto a battesimo i capolavori di tutti i grandi compositori russi dell'800,

sI PROSEGUE POI FINO ALLA GRANDE PIAZZA dei Decabristi

Al centro della quale spicca il Monumento equestre a Nicola I

Fra la piazza e la vicina piazza Sant' Isacco si trova la Cattedrale di Sant' Isacco che, 

fra le chiese di San Pietroburgo è da tutti ritenuta, se non la più bella, certamente la più sfarzosa.

La cupola dorata è alta 101 ,5 metri; 112 colonne di granito rosso, monolitiche, reggono i quattro portici;

112 colonne anche all'interno, e numerosissime statue, vetrate e mosaici, decorazioni d'oro, di bronzo e di marmo.

Saliamo sulla cupola Dalla quale si gode una splendida panoramica sulla città e sul golfo di Finlandia.

Ci immettiamo nelLa Prospettiva Nevskij, la grande arteria cittadina, descritta alla perfezione anche da Battiato in una sua canzone, passando davanti all’Ammiragliato

Superiamo Il ponte Kirov il più lungo di San Pietroburgo, che collega le due rive di Pietroburgo" per andare a visitare la La fortezza di Pietro e Paolo voluta da Pietro il Grande per difendere i diritti dell'impero nel Mar Baltico, allora dominato dagli Sv edesi.

si entra nella fortezza attraverso la Porta di Pietro

Ad Antonio Rinaldi si deve la guglia dorata, alta 60 metri, che regge un angelo che porta la croce.

L'interno è di stile barocco.

Quasi tutti gli zar Romanov, con le zarine, sono sepolti qui  in tombe monumentali di marmo

Siamo di nuovo sulla Prospettiva  Nevskij la via più importante di San Pietroburgo per le chiese e i palazzi che sono via via venuti ad abbellirla nel corso dei secoli, e anche per i negozi, i ristoranti, e uffici che la rendono il centro vitale della città.

Sulla via si affaccia la piazza Kazan  dominata dalla maestosa  Cattedrale di Nostra Signora di Kazan che, per desiderio dello Zar Fu edificata ispirandosi alla Basilica di S. Pietro

Oltre un piccolo ponte ornato di grifoni, alla sinistra si vede la Chiesa della Resurrezione, detta anche del Sangue Versato o del Salvatore.

In lontananza vediamo questo gioiellino che ci fa rimanere a bocca aperta, di stile barocco russo, bianca ed azzurra, con cinque enormi cupole cui fanno da corona numerose piccole torri. dai mille colori inebrianti e mosaici colorati

Di interesse religioso e storico la Chiesa del Sangue Versato prende il nome per il fatto  di essere stata la scena dove Alessandro II fu ferito a morte durante l’attentato alla sua vita nel 1881.

L’interno è magnifico ed è costituito da migliaia di metri quadrati di mosaici ed un altare fatto interamente di pietre preziose.

le iconografie del Salvatore sovrapposte una sull’altra la rendono maestosa.

Terminata la visita della chiesa proseguiamo la visita della città in barca attraverso i numerosi canali che la attraversano

ne prendiamo  una, senza sapere l'itinerario, che  dalla Fontanka ci porta sulla Neva, arrivando fino all'Ammiragliato passando poi intorno all'isola della Fortezza di Pietro e Paolo: un bel punto di vista privilegiato sull'Ermitage! 

dalla Neva ammiriamo lo splendido panorama del palazzo d’inverno e di fronte  in mezzo al fiume una fontana che rappresenta uno scenario mozzafiato

Dal lungofiume Petrovski si gode una splendida panoramica della Neva, qui particolarmente ampia, dei ponti e del centro storico che si vede sulla riva opposta                                                                                      Pietro I, detto il Grande, cambiò il corso della Russia, rendendola più europea. 

S. Pietroburgo, ha un impianto urbanistico mitteleuropeo con i suoi bei palazzi e canali.

Solcati da numerosi ponti, alcuni dei quali molto belli, dove  si affacciano importanti palazzi

Fontanka, Moyka e Griboedova: sono i tre canali che attraversano il centro di San Pietroburgo, oltre alla Neva.

Il Ponte Anickov è celebre per i 4 gruppi in bronzo dei domatori di cavalli, capolavori dello scultore Pett Klodt,

S.Pietroburgo vive davvero un’atmosfera magica durante le notti bianche...

Il risveglio dall’inverno e l’inizio della nuova stagione sono celebrati dalla Natura in persona.. che concede a tutti tante ore in più di luce.. ma non una luce normale.. un’atmosfera candido-rosata  Che  richiama alla memoria i celebri personaggi di Doestoievskij

Anche loro sembrano muoversi attraverso questi giorni senza notte, come delle ombre che si specchiano sulla Neva.
Perché i tramonti nelle notti bianche non sono altro che un sogno, l’illusione che stia, da un momento all’altro, spuntando il sole.

Si  prosegue attraverso altri innumerevoli canali  nel  fascino incantevole di questa luce crepuscolare

La mattina dopo eccoci di nuovo alla realtà cittadina. ..tra le cerimonie fastose dei nuovoi ricchi , I ponti sulla Neva che fanno sognare gli innamorati  e in mezzo a tutto,  la bellezza delle donne sovietiche, un misto di eleganza e sensualità avvolto nel mistero che trapela da occhiate simpatiche e maliziose ma anche troppo spesso malinconiche.

Di nuovo sulla prospettiva niesky per ammirare altre bellezze  e altri spettacoli.

Si prosegue poi fino   Al  palazzo sede dell' Antica Duma                                                                                                               
Particolarmente bello è il Teatro Puskin di stile impero, che sorge in fondo alla piazza, da molti ritenuto un capolavoro. sulla  piazza si affaccia  l'imponente monumento a Caterina II.

Da qui proseguiamo fino al Museo Russo che andiamo a visitare

Questo museo fu fondato nel 1895 dallo zar Nicola I per esporre al pubblico le collezioni dello zar Alessandro III

Risalente al 1898 il Museo Russo si trova nel magnifico Palazzo Mikhaylovsky ed è considerato il più grande museo al mondo di arte Russa. e racchiude un vero tesoro della cultura nazionale.                   Di fronte al Museo Russo, al centro della tranquilla piazza è possibile ammirare una statua di Puskin,

Oltre il canale Mojka, sulla via dei giardini il Castello degli ingegneri fatto edificare dallo zar Paolo I che voleva una dimora sicura contro i nemici di palazzo.

Ne sortì una vera e propria fortezza con larghi fossati, ponti levatoi, accessi tortuosi, passaggi sotterranei, scale nascoste.

Non servì, però, a proteggere Io Zar, ucciso dai congiurati soltanto quaranta giorni dopo avervi preso dimora.

Proseguiamo il giro, attraverso canali, ponti e giardini. la città non finisce di stupirci,

Sull'altra sponda della Mojka,  visitiamo il bellissimo palazzo, Yusupov all’interno del quale  ci sono sale veramente incredibili.

di proprietà dei principi Jusupov (fine '700), è una  pregevole opera neoclassica del Quarenghi, reso famoso per il Fatto di sangue di cui fu teatro.

E' qui che fu ucciso Rasputin, nel 1916

il famoso Rasputin, monaco con fama di veggente, influente consigliere dell'imperatrice Alessandra. morì qui assassinato, vittima di una congiura di palazzo,

visitiamo  le splendide sale delle feste e dei concerti e il delizioso teatrino di 150 posti con palchi e gallerie, un Bolshoy in miniatura.

Fuori una nuova notte bianca ci aspetta

Circondati da questo perenne tramonto, La notte sembra non voler scendere mai,

continuiamo la nostra passeggiata lungo la Prospekt Nevskii, fino a che stanche per la  lunga camminata ci riposiamo gustando  una bella cena tipica.

La grande capitale degli zar, è ancora presente nella piazza del Palazzo d’Inverno, che si apre a sorpresa con la sua grandiosa estensione;

Per avere la migliore panoramica della monumentale piazza è consigliabile entrarvi attraverso il Doppio Arco di Trionfo.

Al di là della piazza, oltre la Colonna di Alessandro che si innalza al centro, sorge Il Palazzo d’Inverno, l’edificio più grande che ospita il monumentale museo dell’Hermitage,                                               Il Palazzo è veramente bellissimo, insieme alla piazza a ferro di cavallo su cui si apre.                            al suo interno, una delle più vaste concentrazioni di arte al mondo

Fu sede della corte imperiale per due secoli.

Di stile barocco russo, è ricco di ori e marmi, stracarico di ornamenti.

Occupa una superficie di 2500 mq  e ha ben 1050 stanze.

ci immergiamo nella straordinaria collezione dell’Ermitage,

non si sa con certezza se a stordire l’occhio dei visitatori siano le fantastiche opere d’arte o la ricchezza decorativa dei saloni, ma è senz’altro uno dei musei più completi e più belli al mondo.

La visita di questo mastodontico complesso museale fa impallidire il Louvre, il British e molti altri grandi musei perchè, oltre all’indescrivibile ricchezza e varietà delle collezioni, è il palazzo stesso un enorme museo per le sue stanze riccamente decorate, gli arredi, i pavimenti, i lampadari, i soprammobili e così via.

L’odierno turista resta a bocca aperta ma, valutando l’ostentazione di una tale immensa ricchezza degli zar e pensando alle condizioni del popolo e dei servi della gleba nel periodo in cui veniva costruito tutto questo, non c’è da stupirsi che tra la metà del XIX e l’inizio del XX secolo la Russia fosse diventata una polveriera     

non ancora stanche delle straordinarie dimore reali, la mattina dopo ci rechiamo Pushkin, alla reggia di Caterina, per poter vedere con i nostri occhi la magnifica Camera d’Ambra e il Salone delle Feste.

Il Gran Palazzo di Caterina si presenta in tutto il suo splendore cromatico: facciata azzurro brillante (lunga più di 300 metri), colonne bianche e cupole a cipolla dorate.

Fino alla rivoluzione del 1917 il palazzo ebbe la funzione di residenza estiva imperiale.

Particolarmente notevoli sono la Sala Grande, dei ricevimenti; la Sala da pranzo Bianca,; la Sala blu dei ritratti; il famosissimo gabinetto d' ambra,

il palazzo è Un vero e proprio gioiello. una delle migliori opere del Rastrelli, di stile rococò.

Magnifici sono gli appartamenti decorati dal Rastrelli e dal Cameron.

Ma la   vera perla del Palazzo è la Stanza d'Ambra, chiamata l'ottava meraviglia del mondo.

proseguiamo poi per  la splendida residenza estiva  dell`imperatore Paolo,

costruita a circa  A circa 30 km da s. pietroburgo  all'interno di un enorme di parco . che copre la superficie di circa 600 ettari.

l Palazzo Pavlovsk venne fatto costruire da Caterina la Grande in onore del figlio Paolo.
Molto belle le sale interne.

Una bella giornata assolata, ci accompagna nella gita fuori porta alla residenza di campagna dell’onnipresente Pietro I, detta appunto Petrodvorec, che si affaccia sul Golfo di Finlandia. 

Nel golfo di Finlandia  Pietro il Grande, di ritorno da un viaggio in Europa, sognò una nuova Versailles in Russia.

Vale la pena di salire sulla terrazza per godere lo scenario indimenticabile del parco e del golfo di Finlandia.

Di fronte al palazzo, a fianco della Grande Cascata vanno digradando scale fra bassi terrapieni abbelliti da aiuole, 255 statue e 64 fontane.

In fondo l'acqua si raccoglie in una vasca al centro della quale, dalla scultura dorata di Sansone che lotta con il leone, si alza un getto d' acqua di 21 metri.

Dalla vasca si diparte il canale marittimo, lungo 400 m, che congiunge il palazzo al mare.

Intorno  la Fontana del sole, con 16 delfini di bronzo dorato, le fontane della quercia, dell'ombrello e del piccolo pino, chiamate Fontane degli scherzi, veramente caratteristiche per i giochi d'acqua

L'interno del palazzo è sfarzoso fra sale barocche e sale neoclassiche, per la maggior parte secondo il gusto di Caterina II, in particolare il salone da ballo.

notevole lo studio cinese e la stanza dei ritratti dell’italiano Pietro Rotari, che voleva rappresentare lo studio della bellezza e della grazia.      

Nella parte orientale del parco si trova la Cascata della scacchiera, così chiamata per gli ampi piani digradanti di marmo bianco e nero

Il mio viaggio è finito  Un viaggio che mi rimane nel cuore E' già ora di tornare.

Me ne vado con nostalgia la malinconia mi assale  poche città al mondo mi donerànno il fascino immenso della città degli Zar.
Grazie San Pietroburgo, do svidanija.

 

by morenita ruggi il venerdì 12 novembre 2010 alle 12:53 Commenti ( 0 )




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