lunedì 27 febbraio 2012
alle 14:51
Scopriamo Venezia tra le maschere del carnevale che risvegliano la citta veneta.
Il mese del carnevale è sicuramente uno dei migliori per conoscere le meraviglie della città veneta: l'incedere incessante dei viaggiatori è reso più sopportabile dal florilegio di colori, la magia delle corti e dei ponti tocca il suo massimo splendore e il clima spesso brumoso trasfigura ogni angolo in un attimo di sogno. Come d'abitudine è piazza S. Marco con i suoi porticati ed i suoi caffè ad ospitare il set maggiore dove avranno luogo spettacoli della tradizione e moderne rappresentazioni di circo-teatro. Personaggi da tutto il pianeta sfileranno su questo palcoscenico per rendere entusiasmante l'attesa dell'aperitivo con DJ set, che aiuterà ad introdurvi passo passo nella festa della notte del carnevale. Vi suggeriamo però di non gravitare soltanto intorno alla piazza, ma di alloggiare in uno dei molti Hotel nel centro di Venezia su www.hotel-venezia-centro.it. e addentrarvi nel labirinto dei sestieri della città lagunare per scoprire qualche maschera in tradizionali costumi veneziani spuntare da un “sottoportego” che vi guiderà in un passato mai tanto prossimo. Sarà una dolce evasione avventurarvi nei meandri di una Venezia da favola e avrete la chance di sciogliere la vostra fantasia per indossare il trucco che ritenete più consono ad un simile evento; le maschere che si vedono a Venezia sono infatti di ogni tipo, dalle classiche maschere in cuoio, con svolazzanti marsine, fino alle particolari decorazioni di visi e abiti. Non sprecate l'opportunità per mostrare a tutti ciò di cui siete capaci! Se alloggerete a Venezia fino alla fine della festa, non perdete la meraviglia della Vogata del Silenzio, conclusione del periodo di festeggiamenti. Lasciate uno degli Alberghi nel centro di Venezia e godetevi, alla mezzanotte di martedi grasso, il corteo di gondole e barche storiche a remi che nel silenzio lasciano il Ponte di Rialto per arrivare al Bacino di San Marco dove avverrà l'incendio del “Toro” rappresentazione del carnevale lasciato alle spalle.
by Luca Magri il lunedì 27 febbraio 2012
alle 14:51
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venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:52
Barcellona, dove la cultura dello sport e espressione della volonta del popolo
Barcellona è conosciuta in tutto il mondo per le azzardate costruzioni di Gaudì, per le opere di Mirò, per il coloratissimo mercato della Boqueria e per la più diversa umanità che tutti i giorni abita la rambla e Plaza Reial. Per tantissimi però, la capitale della Catalunya è prima di tutto sinonimo di calcio, di una delle compagini più blasonate del mondo e che per l'intera regione è parecchio più di una semplice squadra di calcio. Il Barcelona FC infatti è la rappresentativa che più di ogni altra rappresenta un'intera regione, con i suoi 175000 soci che finanziano l'intera società nella salvaguardia dei valori regionali che ne è parte integrante fino dalla sua costituzione.
La squadra di calcio gioca gli incontri casalinghi allo stadio Camp Nou, facilmente visitabile da tutti gli Hotel a Barcellona centro su questo sito, che ospita al suo interno un esaustivo museo relativo alla storia della polisportiva e che è ad oggi il più grande stadio del vecchio continente, con poco meno di centomila posti a sedere.
E' inoltre in progetto una futura risistemazione dell'intero impianto che porterà la capienza a 106000 spettatori e che convertirà la parte esterna in un'enorme opera d'arte all'aperto che, utilizzando la tecnica deitrencadis, cara a Gaudì, verrà decorata con pezzettini di ceramica che formeranno un gigantesco mosaico dai colori blaugrana della società.
I lavori non vieteranno però ai turisti, ai supporters ed alla squadra di sfruttare l'impianto che manterrà la sua completa operatività per tutta la durata della riqualificazione.
by Luca Magri il venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:52
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venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:51
Scoprire Firenze e Roma con un occhio attento alla sostenibilita ambientale
Le due più famose destinazioni culturali della nazione vengono visitate ogni anno da milioni di viaggiatori e questo rende talvolta difficile la gestione della circolazione interna. Muoversi a Firenze e Roma con mezzi propri può diventare spesso un vero e proprio incubo, sia per le questioni del traffico sia per quelle relative ai parcheggi.
Numerose sono le soluzioni che da qualche anno a questa parte si sono messe in atto per consentire a tutti di scoprire le città dimenticandosi i problemi degli ingorghi e dell'inquinamento.
Da molti anni i fiacri a cavalli consentono ai viagiatori che alloggiano nei Bed and Breakfast a Firenze di calcare i percorsi del centro storico, inoltrandosi là dove tutti gli altri mezzi non possono inoltrarsi e consentendo di scoprire la città con opportuna velocità ed un diverso punto di osservazione.
Un nuovo mezzo di trasporto ecocompatibile e decisamente più economico ha cominciato a diffondersi negli ultimi tempi, in certi frangenti rivestendo anche un profondo servizio sociale: sia a Firenze sia a Roma infatti, l'amministrazione ha costituito un servizio di ciclo riscio' per dare ai turisti un nuovo modo di muoversi nelle zone pedonali. Nella capitale è stato anche messo in atto un progetto di reinserimento dei carcerati che venivano utilizzati come guidatori di questa carrozza a trazione umana.
Per i turisti più autonomi invece, in tutte e due le città sono in funzione diversi servizi di noleggio con accompagnatore delle ormai famose bighe elettriche, strumenti a due ruote abbastanza semplici da portare che permetteranno a chi è sceso nei Bed and Breakfast Roma di OneClick di scoprire le strade dell'antica Roma immedesimandosi ancora di più in uno degli abitanti dell'impero.
by Luca Magri il venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:51
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venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:50
Creazione e crescita del re della dolciaria
L'arte pasticcera partenopea è da lungo tempo uno dei caratteri peculiari della gastronomia dell'area, dolci prelibatezze che dalle sfogliatelle alle code di aragosta stuzzicano i palati di grandi e piccini preparandoli al principe della pasticceria, quel piccolo cono con la bolla in fondo che risponde al nome di Babà.
La storia del babà si affonda nella notte dei tempi e pare che la sua elaborazione, come spesso succede per i capolavori della creatività, sia frutto di una mera coincidenza. Si vocifera infatti che si deve al detronizzato sire di Polonia Stanislao Leszazinski, tediato dalla mancanza di onerose funzioni istituzionali, la corsa a delicatezze sempre innovative con le quali passare le lunghe notti d'inverno; sfortunatamente l'estro dei cuochi di palazzo non riusciva ad andare oltre i soliti dolci di pasta spugnosa. All'ennesimo boccone di gusto canonico, Stanislao fu vittima di un'attacco di bile che gli fece scagliare il boccone avanzato sul desco. Fortuna volle che la mensa alloggiasse un bicchiere di un nuovo distillato delle Antille del quale il sovrano aveva cominciato a apprezzare le peculiarità: il rum, quando l'arma commestibile investì il recipiente rovesciandolo si imbevette del liquore ed un delizioso profumo cominciò a diffondersi nella stanza, rivelando al sovrano e successivamente al mondo tutto la delizia del babà al rhum, così battezzato in onore di Ali Babà, protagonista delle storie delle Mille e una Notte che Stanislao amava leggere per migliorare le sue serate.
Furono quindi i cuochi a fare il resto, a scegliere quella forma a fungo rinomata ancora oggi e a dare al nuovo dolcetto una dimora accogliente nel Golfo di Napoli, dove molti di loro operavano nelle case dei ricchi dell'epoca.
Ancora oggi, alloggiando in uno degli Hotel Napoli Centro e avventurandosi nelle stradine del centro storico, è possibile cogliere la traccia aromatica della pasta spugnosa intrecciata con il rhum che prepara il nostro animo al primo morso di babà.
by Luca Magri il venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:50
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venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:49
Alla scoperta del lato verde delle citta nebbiose per eccellenza
Un cuore verde è di fondamentale importanza in ogni città e alcuni parchi cittadini sono noti quasi quanto il centro che li accoglie, come per esempio Hyde Park a Londra, conosciuto, tra l'altro, per il suo Speaker's Corner, in cui ognuno è autorizzato a tenere il suo dibattito.
L'area del parco è localizzata nel centro della capitale inglese, a pochi passi dalle zone più visitate dell'intera città e da quelle dove si trovano alcuni degli Hotel Economici Londra. Hyde Park, che fu pensato come zona di caccia reale nel millecinquecentotrentasei e fu interamente aperto al pubblico nel milleseicentotrentasette, è oggi per tutti gli abitanti di Londra un punto di riferimento per trascorrere un pomeriggio all'aria aperta o per una pausa sull'erba nel corso delle giornate di lavoro. Il bacino artificiale che divide in due l'area del parco fu completato nel millesettecentotrenta ed ospitò nel 1814 una ricostruzione della famosa battaglia marittima di Trafalgar quando la flotta inglese concluse definitivamente il discorso sul predominio degli oceani; oggi ospita, nel giorno del venticinque dicembre, la Peter Pan Cup, una gara di nuoto aperta a molti degli ardimentosi cittadini.
Anche Milano possiede un suo esteso parco cittadino, più discosto dal centro e di storia decisamente più recente, ma non per tale motivo meno interessante. E' stata infatti una scommessa vinta quella di utilizzare le zone abbandonate della Breda Aeronautica per fornire alla popolazione e a tutta la regione un vero e proprio parco forestale: il Parco Nord.
In seguito all'intelligente gestione delle radure e dei rimboschimenti, la zona del parco presenta oggi oltre 350 ettari di verde che comprendono boschi, prati, siepi e piccoli laghetti che proseguono nell'aumentare in dimensioni e in biodiversità.
Nei primi mesi del 2011 è anche iniziata la preparazione di un lago artificiale che verrà usato soprattutto per facilitare l'ulteriore aumento del numero di specie erbacee ed animali del parco.
Per conoscere quindi una nuova faccia di Milano invitiamo tutti a alloggiare in uno dei vari Hotel Economici a Milano su questo sito e a regalarsi una gita al Parco Nord, per farsi sorprendere dalla natura anche in una delle zone più antropizzate d'Italia.
by Luca Magri il venerdì 23 dicembre 2011
alle 17:49
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