sabato 27 ottobre 2018
alle 10:22
Centro del Dolce Friuli e Tissi a Borghi d'Europa
Borghi d'Europa, la rete internazionale che unisce borghi e territori di oltre 15 Paesi Europei al fine di promuoverne la conoscenza e la valorizzazione attraverso iniziative finalizzate ad 'informare chi informa', organizza per il '2018 Anno Europeo del Patrimonio Culturale ed del Cibo Italiano', ben 40 Azioni/ progetto.
Lo scopo è quello di andare a caccia degli inediti del buon e bello vivere, degli aspetti storici culturali artistici ed enogastronomici di Paesi e Regioni Europee.
In Friuli Venezia Giulia l'attenzione dei giornalisti e dei comunicatori è caduta sul Friuli Collinare e sulla zona di San Daniele del Friuli.
In questo contesto i vagabondi del gusto hanno potuto conoscere, grazie alle pazienti frequentazioni di piccoli negozi dei sapori locali, i prodotti a marchio Tissi.
Così è nato l'invito al Centro del Dolce Friuli a partecipare alle iniziative d'informazione europee.
Grossisti di prodotti alimentari, commercio all'ingrosso di dolci, bevande e panetteria, Centro Dolce Friuli offre oggi un assortimento ottimale di oltre 2.000 referenze anche a marchio proprio a disposizione delle specifiche esigenze della clientela tramite assortimenti innovativi.Con il brand Tissi vengono selezionate, con costanza applicazione e severità selettiva, molte delizie locali
Sapori ed aromi distintivi, ricercati, accompagnano sia il dolce che il salato; nelle salse si ritrovano i profumi del tartufo, negli oli anche quelli del peperoncino e nelle paste le fragranze delicate del gusto locale.
Poi le ultime novità : le delizie dalla Slovenia e dalla Croazia, a conferma di un gusto senza confini.
I prodotti a marchio Tissi sono stati presentati nel corso delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, che si sono svolte dal 1 al 5 settembre nei Colli di Conegliano ( significativamente nella giornata dedicata ai rapporti istituzionali e non Slovenia-Italia) e nel mese di dicembre a Milano, nell'autentico tempio della cultura e della cucina friulana che è l'Osteria alla Stazione,l'Originale.
Nel frattempo la redazione della trasmissione multimediale Borghi d'Europa (Sky,La9Italia e web), ha già realizzato uno stage di informazione a Carpacco di Dignano, nella sede dell'Azienda.
by giorgio raimondi il sabato 27 ottobre 2018
alle 10:22
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domenica 30 settembre 2018
alle 11:03
ARPEPE a Borghi d'Europa
ARPEPE invitata da Borghi d’Europa ai percorsi dell’Anno Europeo del Patrimonio
I comunicatori e i giornalisti della rete internazionale Borghi d’Europa hanno spesso incontrato
nei loro itinerari vagabondi i vini della Valtellina, frutto di una viticoltura eroica che può essere
vieppiù capita ed apprezzata soltanto unendo al piacere della degustazione il piacere di una passeggiata
nei terrazzamenti storici.
Così, dopo aver assaggiato e conosciuto i vini di Arpepe nel 2017, al Wine Festival, abbiamo
replicato l’incontro a tavola, al ristorante Trippi di Elena e Gianluca, giusto a un tiro di schioppo
dall’azienda. Non poteva così mancare una visita di cortesia, per invitare la famiglia Pelizzatti
Perego a partecipare ai percorsi di informazione che Borghi d’Europa realizza in Valtellina in occasione
dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.
Una storia nelle storie della Valtellina, quella di Arpepe.
“Nati nel 1860. Rinati nel 1984. Cresciuti nel 2004.Queste le tre tappe principali della nostra storia, cominciata ai tempi dell’Unità d’Italia. Lo testimoniano i documenti dell’epoca, come quelli che narrano della lunga e ininterrotta relazione commerciale con un fedele cliente che, a dispetto degli avvicendamenti generazionali, continuò a rifornirsi per oltre un secolo presso la cantina allora nota solo come «Pelizzatti».Nel 1973, dopo lunghe traversie, sia il marchio sia l’attività vera e propria furono ceduti. Ma fu solo una battuta d’arresto, perché già nel 1984 nostro padre Arturo Pelizzatti Perego decise di rimettersi in gioco utilizzando il suo acronimo - ARPEPE - con l’obiettivo dichiarato di voler esaltare al massimo le potenzialità del Nebbiolo delle Alpi in un terroir unico quale è la Valtellina.Arturo rientrò in possesso della sua parte di vigneti e degli spazi utilizzati per l’affinamento al “Buon Consiglio” dove, forte dell’esperienza maturata nella storica azienda di famiglia, iniziò a scrivere le pagine della rinascita, seguendo il principio del giusto tempo di attesa e tracciando la strada per la quinta generazione.Nel 2004, su questa via, abbiamo unito le nostre energie continuando con impegno il cammino verso la realizzazione del suo progetto, da molti ritenuto visionario.”
Abbiamo voluto riproporre la storia di ARPEPE con le parole stesse dei protagonisti, perché
restituiscono,intatta, l’emozione del nostro incontro.
“Oggi come allora, la qualità dei nostri vini continua a essere il prezioso risultato di anni di lenta evoluzione: la loro giusta maturazione può richiedere tempi anche molto più lunghi di quelli previsti dai disciplinari. Attendiamo quel momento e solo allora procediamo con l’imbottigliamento, ancora rigorosamente scandito dalle fasi lunari. Poi, ancora riposo. Questa volta in bottiglia.Non potrebbe essere altrimenti, poiché per ARPEPE l’affinamento tradizionale del Nebbiolo risponde ad aspettative precise: il progressivo guadagno in raffinatezza e l’esaltazione delle singole vigne con le sfumature e i colori delle diverse annate.”
I giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno invitato l’azienda a partecipare ai percorsidi informazione che coinvolgono la Valtellina e la Valposchiavo (Canton Grigioni) e che alterneranno momenti di incontro locali e interventi in altre realtà. Di particolare rilevanza l’appuntamento ’Milano,Vetrina del Gusto’ a fine novembre, nel corso del quale Borghi d’Europa,incontrando il mondo dell’informazione, presenta i bilanci dell’anno in corso e i programmi per il 2019. La Valtellina sarà l’ospite principale della rassegna informativa.
Proprio per tutti questi buoni motivi ARPEPE è stata invitata.
Che dire di più?
by giorgio raimondi il domenica 30 settembre 2018
alle 11:03
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sabato 22 settembre 2018
alle 16:26
Paganoni, Bresaola naturalmente!
Il percorso di informazione che la rete Borghi d’Europa sviluppa ne ‘2018 Anno Europeo del
Patrimonio Culturale ed Anno del Cibo Italiano’, ha già incontrato in diverse occasioni le
prelibatezze del Salumificio Paganoni.
Dopo una prima degustazione in Friuli Venezia Giulia, a San Vito al Tagliamento, la GranBresaola
è stata la protagonista a convivio delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale che si sono
svolte a San Pietro di Feletto, nei Colli di Conegliano. La Valtellina è stata raccontata a giornalisti
e comunicatori provenienti da otto regioni italiane ed otto Paesi Europei e la bresaola, assieme
ai vini della Cantina Nera e dell’azienda agricola Caven di Chiuro e alla Pasta Negri, ha saputo
ben rappresentare la ricchezza e la varietà delle eccellenze di quella terra benedetta.
Infine le due giornate in Valtellina, con l’incontro di informazione per presentare ufficialmente
il progetto, con la partecipazione delle aziende scelte e invitate dai giornalisti, dell’Amministrazione
Comunale di Chiuro, della Comunità Montana e del Consorzio Turistico di Tirano.
Nicola Paganoni è intervenuto, nel corso di una efficace intervista multimediale,ripercorrendo
la storia di una famiglia e di una azienda, che hanno saputo ben interpretare uno dei prodotti simbolo della Valtellina.
“Alla fine degli anni ‘80, grazie all’energica passione di Paride Paganoni, acquistiamo un piccolo salumificio a Caiolo, in provincia di Sondrio. Da qui inizia la nostra storia di produttori di salumi tipici del territorio valtellinese, destinati all’autoconsumo e alla soddisfazione dei gusti dei consumatori locali.
Nei primi anni ’90, complici l’ascesa del mercato italiano della bresaola e la nostra determinazione ad entrare con merito tra i nomi più conosciuti e rappresentativi dei produttori di bresaola della Valtellina, il tipico salume valtellinese diventa il simbolo indiscusso del nostro salumificio.
Il nuovo millennio sancisce “la grande svolta” con l’ingresso nel 2001 nel Consorzio per la Tutela della Bresaola della Valtellina IGP. Da lì a poco, forti dei successi ottenuti, accettiamo una nuova sfida, quella di espanderci oltre i confini della Valtellina. Per questo, nel 2004 ci trasferiamo nell’attuale stabilimento di Chiuro a Sondrio. La nuova sede, dotata di sistemi informatizzati per la gestione della produzione, garantisce una maggiore qualità e sicurezza, senza intaccare il gusto nostrano e la genuinità dei nostri prodotti. Sfida accettata e vinta. Oggi come ieri la passione per il nostro lavoro è ciò che ci guida verso un costante miglioramento. Offriamo ai
nostri clienti bresaole e salumi a regola d’arte dal profumo delicato, lievemente aromatico e dal gusto gradevole e ricercato. Per scoprire la differenza, vi basterà un assaggio. “
In un mondo in cui la parola qualità è diventata purtroppo e troppo spesso uno slogan pubblicitario,
nell’azienda di Chiuro è invece realtà quotidiana : dall’accurata scelta delle carni e dal loro controllo,alla sapiente lavorazione artigianale frutto della storia e delle esperienze, dalla stagionatura lenta e naturale nel rispetto delle antiche ricette (pur utilizzando sistemi a monitoraggio informatizzato),all’affidabilità del prodotto finito.
“Rifiutiamo i compromessi- ha concluso il proprio intervento Nicola Paganoni-,Vogliamo apparire esclusivamente per cio’ che siamo e per cio’ che mettiamo nei nostri prodotti: passione, impegno ed esperienza.Perchè sappiamo quanto vale una promessa e per questo la manteniamo”
by giorgio raimondi il sabato 22 settembre 2018
alle 16:26
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sabato 15 settembre 2018
alle 12:04
Una visita al B&B Valtellina Mon Amour a Piateda
Certamente la scoperta del B&B Valtellina Mon Amour a Piateda, è stata una sorpresa.
Anzitutto l'ambiente, dove si indovina subito il buon gusto e la visione solare della vita di Serena.
Ma ,oltre l'arredamento, la bella architettura, oltre gli aspetti 'materiali', riusciamo a cogliere la
passione, la voglia di fare le cose bene, la cultura dell'accoglienza nelle sue espressioni più vere.
E poi, le colazioni.
Ispirate ai prodotti e alle eccellenze della Valtellina, con una attenzione mai scontata
a tutto ciò che rende irripetibile un soggiorno in questa terra benedetta.
In giro si strombazza fin troppo sul km 0 : qui semplicemente, si fa e si propone.
Tutto quello che viene raccontato nel sito della Strada del Vino della Valtellina è semplicemente vero !
"Appena arrivati potete comodamente lasciare l’auto nel parcheggio privato e salire al piano mansardato per le scale dell'ingresso indipendente. Vi stupirete nel notare che dietro casa ci sono già i filari dei vigneti di Nebbiolo.
Le camere sono quattro, tutte matrimoniali e con il bagno privato. Ognuna è regolabile nella temperatura, sia in inverno che in estate. All'ingresso c'è una piccola reception con tanto materiale informativo (libri, guide, cartine) e Serena, con il suo sorriso e la sua gentilezza, vi farà sentire subito a vostro agio.
A sinistra c'è un'accogliente e luminosa sala colazioni, dove prendersi una pausa caffè e alla mattina farsi deliziare con prodotti locali, scelti in base alle stagione e ai produttori delle vicinanze, le torte fatte in casa e il succo di mela."
I giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi d'Europa hanno inserito il B&B Valtellina Mon Amour nei percorsi d'informazione dell'Anno
Europeoo del Patrimonio Culturale.
Così va bene !
by giorgio raimondi il sabato 15 settembre 2018
alle 12:04
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giovedì 31 maggio 2018
alle 15:47
La Valtellina in Borghi d’Europa, grazie all’azienda agricola Le Strie
Il 2018 è l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale. Borghi d’Europa, la rete internazionale
che collega borghi e territori poco conosciuti, ha inserito la Valtellina nel proprio percorso
informativo, grazie anche all’incontro con l’azienda agricola Le Strie di Ponte in Valtellina.
La passione di Stefano Paolo Luciana e Marisa ha fatto nascere una realtà di assoluta eccellenza, che i giornalisti e i comunicatori di Borghi d’Europa hanno incontrato in Veneto (all’incontro sui vini delle terre estreme) e a Milano, nel corso di degustazioni mirate.
Così il particolarissimo viaggio del gusto verrà raccontato in sei mesi e le Strie saranno anche i ‘ciceroni’ della propria terra.
Tanto per cominciare,le storie delle Streghe, il punto degustazione ( le antiche carceri di Ponte in Valtellina), e, aggiungiamo noi, il Museo etnografico e la splendida Parrocchiale di San Maurizio, dopo averli debitamente coinvolti !
by info@italiadelgusto.com il giovedì 31 maggio 2018
alle 15:47
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