mercoledì 27 maggio 2015
alle 16:19
Il Comune di Fossacesia a Casa Abruzzo - L'incontro con la rete dei borghi europ
Il Comune di Fossacesia è ospite di Casa Abruzzo, in Via dei Fiori Chiari, nel centralissimo quartiere Brera di Milano, da domenica 24 a mercoledì 27 maggio per promuovere le eccellenze del proprio territorio, i prodotti enogastronomici, le sue strutture ricettive, le attrazioni turistiche, le bellezze artistiche, paesaggistiche ed architettoniche che qualificano la ridente cittadina della Costa dei Trabocchi.
“Il Comune di Fossacesia – dichiara il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio – ha voluto cogliere al volo questa opportunità, lavorando alacremente per preparare eventi, degustazioni, materiale promozionale e quant’altro potesse promuovere il nostro territorio”.
Tanti sono gli eventi in programma previsti: domenica 24 è stata dedicata al cibo ed al mondo rurale, con la degustazione di prodotti tipici locali e la presentazione della manifestazione “Naturalmente a Fossacesia”, l’evento che ogni anno si svolge nella Città per celebrare le peculiarità enogastronomiche del territorio. Lunedì 25 Maggio sarà invece dedicato alla presentazione delle strutture ricettive, dei frantoi, delle cantine e di tutte le attività economiche di Fossacesia. L’Amministrazione Comunale ha voluto coinvolgere tutte le attività facendosi da tramite per promuovere le specialità di ciascuno di loro e per far conoscere la qualità dei servizi e dei prodotti offerti.
Giornata clou sarà sicuramente quella dedicata interamente alla costa, prevista per martedì 26, quando, il Sindaco, Enrico Di Giuseppantonio, l’assessore al Turismo Paolo Sisti, l’assessore alla Cultura Maria Vittoria Tozzi, presenteranno il matrimonio civile sui trabocchi, una nuova opportunità offerta dal Comune di Fossacesia che consentirà a chi lo desideri di poter celebrare il proprio matrimonio civile sulle straordinarie macchine da pesca poste a baluardo della Costa dei Trabocchi. Sempre martedì 26 sarà presentata “Fossacesia Bandiera Blu” e la Pista Ciclopedonale. Nel pomeriggio sarà mostrato in prima assoluta un emozionante video di nuova realizzazione sulla Costa dei Trabocchi. Gli appuntamenti si concluderanno mercoledì 27 Maggio nella giornata dedicata a San Giovanni in Venere, durante la quale sarà mostrato agli ospiti questo straordinario monumento di origine benedettina.
“Vogliamo che Casa Abruzzo costituisca un’importante vetrina per Fossacesia – dichiara il Vice Sindaco Paolo Sisti – per poter dare uno slancio forte al turismo del nostro territorio. Tante sono le iniziative che abbiamo in cantiere e questa è sicuramente una delle più significative.”
“Colgo l’occasione per ringraziare tutti i privati che hanno collaborato con noi per la buona riuscita di questa iniziativa, cantine, frantoi, associazioni, attività economiche che, in brevissimo tempo ci hanno fornito materiale utile per far conoscere Fossacesia a Milano” – dichiara Lorenzo Santomero, Consigliere delegato alle Politiche Agricole ed alla Città d’Identità.
“Essere presenti a Milano in occasione dell’Expo – conclude Di Giuseppantonio – costituisce senza alcun dubbio un punto di partenza fondamentale per fare del turismo a Fossacesia un vero motore dell’economia”.
La speciale unità d'informazione della rete dei borghi europei del gusto è intervenuta a Casa Abruzzo, dove ha incontrato domenica 24
maggio Lorenzo Santomero, Consigliere Delegato alle Politiche agricole ed alla Città d'Identità.
La proposta di inserire Fossacesia nella rete europea, verrà approfondita e affrontata nel corso di questi mesi.
" Tutto è nato grazie alla scelta che i giornalisti e i comunicatori dell'associazione l'Altratavola hanno fatto, inserendo i prodotti della Ursini Sughi nel paniere delle eccellenze del progetto 'Comunicare per Esistere 2015'. Una delegazione della rete parteciperà alle manifestazioni più significative che si terranno a Fossacesia."
by Raimondi il mercoledì 27 maggio 2015
alle 16:19
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mercoledì 13 maggio 2015
alle 18:10
I 10 anni dell'agriturismo Corte Nigella a Felonica (Mn)
L’agriturismo Corte Nigella di Felonica (MN) ha festeggiato sabato 9 maggio i suoi primi 10 anni di attività. In occasione di questo compleanno saranno molte le novità: il nuovo servizio “RiStOBikE” che propone ai cicloturisti menu a chilometri zero, la presentazione delle specialità per vegetariani, il restyling del sito web (in corso!) e una serie di eventi che si sono avvicendate lungo tutto l’arco della giornata. A fare da contorno, il primo Museo all’aperto delle Erbe Aromatiche inaugurato lo scorso anno, il maneggio con la scuola di equitazione riconosciuta FISE (Federazione Italiana Sport Equestri), le biciclette messe gratuitamente a disposizione degli ospiti e l’incantevole paesaggio attraversato dal fiume Po. Si è iniziato alle 10 con l’inaugurazione del nuovo servizio “RiStOBikE” alla presenza di Gianni Fava, assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Daniele Cuizzi, Coordinatore Sipom (Sistema Parchi Oltrepo Mantovano), Carmelita Trentini, direttore Consorzio Oltrepo Mantovano, Annalisa Bazzi, sindaco di Felonica, Paolo Calzolari, sindaco di Sermide. Alle 10.30 la presentazione della mostra di acquerelli realizzati dall’artista Diana Isa Vallini. Un’ora più tardi èiniziata la passeggiata nel Museo delle Erbe in compagnia di Marianna Zani, che ne ha curato il progetto per conto del Consorzio agrituristico mantovano. Alle 12.30 il primo appuntamento con i sapori del territorio in occasione dell’aperitivo con prodotti naturali e bio che vengono proposti nel nuovo servizio “RiStOBikE”. Nel pomeriggio, intorno alle 16, si è svolta la staffetta benefica con concorso sociale di salto ostacoli a cura del Circolo Ippico Corte Nigella. Il ricavato viene devoluto alla AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie) Alle 20.30 la cena di presentazione dei nuovi menù di Corte Nigella, con le nuove proposte riservate ai vegetariani. “Abbiamo voluto privilegiare – ha spiegato Germana Mazza, titolare di Corte Nigella, commentando le novità introdotte in occasione del decennale – le due dimensioni in cui meglio ci riconosciamo: l’ospitalità a chi condivide con noi l’amore per la Natura e la Bellezza del paesaggio, in particolare a chi si sposta in bicicletta, e la grande attenzione alla qualità delle materie prime che ricerchiamo a chilometri zero servendoci di fornitori che conosciamo e apprezziamo”. Le celebrazioni per i dieci anni di Corte Nigella si sono concluse nella giornata di sabato ma già il giorno dopo, domenica 10 maggio, Germana Mazzi è stata presente alla mostra mercato Flora et Labora – mostra mercato di piante aromatiche: profumi, sapori, arti e mestieri che è stata allestita nel Parco La Fontanella e nel centro storico di Castel Goffredo (Mantova). Per maggiori informazioni visitare il sito www.floraetlabora.it
L’agriturismo Corte Nigella è stato “adottato” dall’associazione interregionale di giornalisti agroambiente & food Arga Lombardia Liguria che ne segue gratuitamente i progetti di comunicazione e le relazioni con la stampa per aiutare in modo concreto le popolazioni e le strutture del mantovano colpite dal terremoto del maggio 2012.
Alla manifestazione ha partecipato anche la redazione della trasmissione multimediale L'Italia del gusto, per il progetto 'Comunicare per Esistere 2015', promosso dalla rete dei borghi europei del gusto.
by Raimondi il mercoledì 13 maggio 2015
alle 18:10
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lunedì 27 aprile 2015
alle 22:28
Il Sistema dei Navigli per Expo : i Percorsi di Leonardo /1° maggio
La speciale unità di informazione del progetto 'Comunicare per esistere 2015' (promosso dalla Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto e dalla Associazione l'Altratavola),interviene il 1° maggio alla Darsena di Milano per l'installazione di un promo point
sul tema ' Il sistema dei Navigli per Expo : i Percorsi di Leonardo', a cura di Navigli Lombardi Scarl.
Sono 5 i Navigli lombardi: Bereguardo, Grande, Martesana, Paderno e Pavese. Si tratta dei più antichi canali artificiali d'Europa. Costruiti a partire dal XII secolo permettevano di collegare Milano con il Lago Maggiore (attraverso il fiume Ticino), con il lago di Como (attraverso il fiume Adda) e con la città di Pavia e il fiume Po. Erano importanti vie d'acqua per il trasporto e per l'irrigazione dei campi. Lungo questi canali si è sviluppato, nei secoli, un grande tesoro rappresentato da nobili residenze estive, mulini, castelli, abbazie, paesaggi rurali e naturali bellissimi.
Il Sistema Navigli non è stato progettato solo per il trasporto di merci e persone, ma anche per l'irrigazione. Ancora oggi gli agricoltori traggono l'acqua per le loro coltivazioni dalle bocche che furono oggetto di studio di Leonardo. Su questa quasi millenaria storia agricola si è sviluppata una cultura gastronomica, legata alla stagionalità e all’eccellenza delle produzioni locali.
Navigli Lombardi sta lavorando per ricostruire i Percorsi di Leonardo nel territorio del Sistema Navigli, per riscoprire il fascino della storia e dell’arte, ma anche delle opere dell’ingegno, che impregnano quel territorio e le zone circostanti nelle quali Leonardo visse e lavorò. Il tratto di percorso proposto nell’estate 2013 riguarda solo alcuni dei siti leonardeschi milanesi e un tratto del Naviglio Martesana, ma dal 2014 è disponibile il percorso completo, da compiersi anche con tratti di navigazione sui Navigli e su piste ciclabili.
La prima parte dei Percorsi di Leonardo è stata realizzata con la collaborazione di PADIGLIONE ITALIA Expo 2015, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Regione Lombardia, Comune di Milano, Comune di Vaprio d’Adda e Parco Adda Nord con il suo Ecomuseo di Leonardo.
La Conca dell’Incoronata : sede di iniziative nel corso di Expo 2015
La Conca dell’Incoronata, il nome della quale è dovuto alla vicina omonima chiesa del XIV secolo, è sita in fondo a Via San Marco all’interno dei bastioni dopo il cosiddetto “Tombun de San Marc”. Successivamente fu detta, insieme al ponte retrostante, anche “Conca delle Gabelle” perché in quel punto d’ingresso in Milano si esigeva il pagamento delle gabelle, cioè delle tasse indirette sugli scambi e consumi di merci e il trasporto delle persone. La Conca dell’Incoronata è riconosciuta come opera monumentale con vincolo n. 553 del 17 Luglio 1967 in quanto unico resto del Naviglio Martesana nel centro storico milanese, caratterizzato dalla sopravvivenza dell’ultimo ponte antico sul Naviglio, dell’ultima chiusa e dalla garitta, resti di originali attrezzature addette alla navigazione. La Conca dell’Incoronata oggi si presenta senz’acqua, con i portoni di legno fatiscenti (ancorchè restaurati nel 1996) ma identici a quelli disegnati da Leonardo da Vinci e oggi visibili nel Codice Atlantico (f. 240 r-c) conservato nella Biblioteca Ambrosiana di Milano, e con il ponte in ceppo d’Adda e la garitta in mattoni. Attualmente sono in corso i lavori di restauro diretti da Navigli Lombardi scarl che porteranno alla manutenzione delle porte vinciane della Chiusa e alla valorizzazione della Conca.
Navigli Lombardi : la mission
Navigli Lombardi è una società che persegue la promozione e la valorizzazione culturale e turistica del Sistema Navigli, cioè della rete degli storici Naviglio Grande, Naviglio Martesana, Naviglio di Paderno, Naviglio Pavese e Naviglio di Bereguardo, del territorio da essi lambito e della loro geo-comunità. I Soci fondatori sono Regione Lombardia, le Province, i Comuni e le Camere di Commercio di Milano e Pavia, il Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villoresi. Ad essi si son aggiunti 40 dei 49 comuni rivieraschi.
Navigli Lombardi opera per:
- valorizzare il patrimonio culturale materiale ed immateriale;
- promuovere il turismo anche attraverso servizi di navigazione interna;
- realizzare eventi con il coinvolgimento delle comunità locali in partnership pubblico-private;
- avviare progetti di sviluppo territoriale attraverso partnership pubblico private;
- creare occasioni per il tempo libero, lo sport ed il benessere anche attivando finanziamenti da fondi, europei , statali e regionali.
by Giorgio Raimondi il lunedì 27 aprile 2015
alle 22:28
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lunedì 13 aprile 2015
alle 18:21
A Laboratorio Europa a Susegana, Collinando
A Laboratorio Europa, nelle colline di Susegana, si sono incontrati i borghi dell'Azione Collinando,
nel quadro delle iniziative di informazione del progetto 'Comunicare per Esistere 2015', promosso dalla rete dei borghi europei del gusto e dall'associazione l'Altratavola.
La buona cucina della Trattoria da Checco a Colfosco di Susegana (giusto sul Colle della Tombola) ha sottolineato l'evento.
Il toponimo del Colle della Tombola deriva da "tumba" cioè sporgenza di terreno, rialzo di terra. Dalla sua sommità (m. 255) la vista spazia sulla pianura circostante e, nelle giornate terse, fino a Venezia. Sul colle sorse, in età medievale, il perduto castello dei Conti di Collefusco (Colfosco) dimora di Sofia Da Camino, sostenitrice della costruzione della cistercense Abbazia di S. Maria di Sanavalle, oggi Follina (sec. XI). Ciò che rende attraente la visita del luogo, oltre ai suggestivi ruderi della chiesa di San Daniele, è il contesto paesaggistico, dolcemente ondulato e di notevole interesse naturalistico.
I Colli Bolognesi sono la classica meta per una gita fuori porta con sosta in trattoria, complici anche gli ottimi vini. Nelle guide turistiche se ne parla per i numerosi elementi d’interesse tra arte e storia.
A un tiro di schioppo dalla città ci si ritrova immersi nella pace della campagna e non importa quale sia la stagione per restarne incantati; per la buona tavola ci sono trattorie e agriturismi a tenere alta la tradizione della cucina bolognese; quanto ai vini, basti citare il Pignoletto, assurto alle migliori quotazioni enologiche, capofila di una produzione di prim’ordine; non manca una sorpresa, il tartufo bianco di Savigno, con tutto quello che ne può conseguire in fatto di soddisfazioni gastronomiche. Per mettersi la coscienza in pace i Colli offrono anche belle opportunità di turismo culturale.
Monselice e i Colli Euganei sono stati inseriti nel circuito, dopo l'ultima visita gustosa di Bruno Sganga (giornalista ed enogastronomo, ideatore e conduttore delle trasmissioni televisive La verità nel piatto e Millanta), e la tappa all'Osteria La Campana.
San Marino ha 'raccontato', grazie all'intervento di un giornalista romagnolo doc, le proprie eccellenze enogastronomiche.
Il Collio Sloveno (Brda), dopo una visita dei comunicatori e giornalisti della rete dei borghi europei del gusto, si è presentato con la cartella stampa curata direttamente dall'Ente Turistico di Brda.
L'Ente del Turismo di Buje (Croazia) ha accompagnato gli incontri proponendo il moscato di Momiano, sede, in novembre, di una festa internazionale di San Martino.
Il Consorzio Turistico Terre Ciociare ha raccontato le eccellenze di un territorio benedetto, mentre
la Sicilia si è presentata con le colline di Enna.
Vi sono alcuni tratti comuni a tutte le esperienze : fin dall’antichità le colline sono sempre state abitate. Il clima favorevole e i dolci pendii favoriscono l’agricoltura e l’allevamento. Ci sono numerosi pascoli che permettono un fiorente allevamento di bovini al nord, ovini e caprini al centro e al sud. Il turismo è assai sviluppato grazie al clima mite, alle bellezze paesaggistiche e ai numerosi centri storici che sorgono in molti paesi collinari. Oggi molti italiani ed europei trascorrono momenti di relax in agriturismi: casolari immersi nella natura che offrono cibi e specialità della zona.
L’agricoltura è molto sviluppata: olivi, viti, alberi da frutto e cereali sono molto apprezzati anche all’estero. Per poter coltivare anche sui pendii più ripidi, l’uomo ha costruito terrazzamenti: gradoni rinforzati con muretti di pietra.
by info@italiadelgusto.com il lunedì 13 aprile 2015
alle 18:21
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martedì 31 marzo 2015
alle 17:49
A Marcon, per la presentazione del percorso lungo lo Zero, per Comunicare per Es
Elisa Pasin in StoriAmestre così scrive :
“Dopo un ripido e turbolento salto d’acqua lo Zero sembra “rasserenarsi”, muovendosi pacato verso il borgo del Colmello, appartenente al Comune di Marcon (provincia di Venezia). Giunge, quindi, a Marcon, dove, rettilineo e anonimo, lambisce la chiesa di San Giorgio e si dirige verso la frazione di Bonisiolo dov’è possibile ancora oggi scorgere un vecchio mulino in disuso dal 1950 circa, anche se il fiume in quel tratto è stato deviato tra il 1970 e il 1971.

Ponte sullo Zero in via Zermanesa a Marcon.
Di questo mulino restano, a testimonianza della sua funzionalità, alcuni ruderi come l’arco sotto cui scorreva l’acqua del fiume. Qui ho potuto constatare come il letto del fiume si allarghi e le sue acque si facciano più tranquille e come cambi, anche se parzialmente, la vegetazione che attornia i suoi argini che si arricchisce di canne palustri.”
E proprio a San Liberale di Marcon si svolge uno stage di informazione presso l'Agriturismo Nonna Rina, per presentare il percorso de I Mulini del Gusto, unità tematica del progetto 'Comunicare per Esistere 2015',promosso dall'Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del gusto e dall'Associazione l'Altratavola.
Lo Zero (Zero/'zɛro/ in veneto) è un fiume di risorgiva del Veneto.
Nasce tra San Marco e Campigo, non lontano da Castelfranco Veneto. Scorre attraverso la bassa provincia di Treviso (anche se un breve tratto iniziale è sotto quella di Padova) procedendo grossomodo in direzione sud-est; entra infine nella provincia di Venezia a Quarto d'Altino e si getta nel Dese praticamente in corrispondenza della sua foce nella Laguna Veneta poco a sud-est dell'odierna Altino. Durante il suo corso, tocca gli abitati di Badoere, Zero Branco, Mogliano Veneto e Marcon. Tra i vari canali e fossi che vi si immettono, il principale è il rio Vernise, che affluisce da destra poco dopo il centro di Zero Branco.
Il nome, anticamente scritto Iarius, Iarus o Zayro, deriverebbe dal personale di un colono romano (Darius e simili) a cui erano affidate le terre circostanti. Originariamente sfociava nel Sile, ma dal 1532 il tratto finale fu modificato artificialmente, portando all'attuale situazione.
Il suo bacino idrografico ricadeva nelle competenze del consorzio di bonifica Dese-Sile, di recente assorbito dal consorzio di bonifica Acque Risorgive.
Mulini
Lo sfruttamento delle sue acque permise la costruzione di numerosi mulini sin dal medioevo, alcuni dei quali funzionarono a pale sino agli anni sessanta del Novecento. La maggior parte di queste strutture furono aperte a partire dalla metà del XVI secolo quando, attraverso il canale artificiale di San Marco ed una roggia, fu aumentata la portata del fiume sottraendo grosse quantitativi d'acqua al Sile.
Sappiamo che nel 1678 erano funzionanti lungo il percorso dello Zero otto mulini, per un totale di diciassette ruote. I più antichi erano i mulini "Contarini" di Levada e "Tiveron" di Sant'Alberto, risalenti al Cinquecento. Quindi, scendendo verso la foce, si incontravano il mulino di Sant'Alberto (1667, sempre dei Contarini). Giunti a Zero Branco, si incontrava il mulino dei Grimani (seconda metà del XVII secolo, ricostruito nel 1727). Poi il mulino di Campocroce, il mulino del Terraglio a Mogliano (1663, appartenente al medico Francesco Brachi). A Marcon si trovavano invece il mulino dei Priuli, demolito nell'Ottocento, e il mulino Bonisiolo: già proprietà delle monache di Santa Caterina di Venezia, ha funzionato sino al 1970.
by info@italiadelgusto.com il martedì 31 marzo 2015
alle 17:49
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